Misurazioni errate terreni agricoli. La Regione intervenga per evitare sanzioni agli agricoltori incolpevoli.

La Commissione Politiche economiche ha approvato una  risoluzione (di cui sono il primo firmatario) che chiede di risolvere un problema tecnico che ha grandi ripercussioni sull’attività dei nostri agricoltori: quello delle misurazioni sbagliate delle superfici dei terreni agricoli.  

Dalle misurazioni  dipendono i contributi, gli aiuti e i premi che gli agricoltori possono chiedere a stato, regione e UE.

Queste misurazioni così importanti vengono realizzate da AGREA, l'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, tramite la fotointerpretazione di ortofoto e foto satellitari. Una tecnica complessa stabilita a livello comunitario e che viene svolta da personale specificatamente formato, ma che spesso (per errori o per differenze nei margini di tolleranza delle diverse attrezzature utilizzate) può determinare gravi discrepanze con la realtà, specialmente nei terreni collinari. Nel corso degli anni le fotointerpretazioni hanno spesso rilevato superfici non uguali per la stessa porzione di terreno, fatto che può causare pesanti riduzioni di contributi e addirittura sanzioni amministrative per chi ha ottenuto finanziamenti pluriennali e che da un anno all’altro vede il proprio terreno “ridursi”. Con la risoluzione approvata in Commissione  chiediamo alla Regione di attivarsi perché vengano risolti i problemi tecnologici e procedurali emersi e perché intervenga sul Governo per chiedere un provvedimento nazionale che eviti sanzioni per dichiarazioni “difformi” a carico di quegli agricoltori in buona fede e che sono vittime di questo meccanismo.

Nel corso della Commissione di ieri è intervenuto il nuovo Direttore di AGREA, Dott. Donato Metta, che ha parlato di come le sanzioni errate siano un problema da risolvere a livello nazionale con un decreto che si attende a breve e alla cui elaborazione anche l'Agenzia regionale ha cercato di dare il proprio contributo. Alla soluzione di questo problema ha lavorato anche l'assessore all'agricoltura Simona Caselli (anch'essa intervenuta alla seduta della commissione) nell'ambito della Conferenza delle Regioni. Prova che, quando i diversi livelli istituzionali dialogano tra di loro, è possibile lavorare insieme per segnalare e risolvere problemi concreti per le persone e per le aziende. L'auspicio è  che il provvedimento arrivi in tempi brevi e la richiesta che ho avanzato è di tornare nel corso dell’anno in Commissione per  monitorare e fare il punto  sulla situazione.