Settore vitivinicolo. Bagnari (Pd): urge decreto per utilizzo 102 milioni di fondi Ue per promozione internazionale

L’appello durante il question time. L’assessora Caselli: provvedimento ministeriale in ritardo anche per opposizione della Lombardia. L’Emilia-Romagna pronta a partire

 “Urge regolamento attuativo per attivare i bandi per la promozione vitivinicola all’estero e mettere a disposizione di tutta la filiera italiana i circa 102 milioni di euro di fondi europei stanziati per il periodo 2017-2018”. L’appello è stato lanciato oggi in Assemblea legislativa da Mirco Bagnari del Partito democratico a proposito della mancata adozione del decreto ministeriale relativo alla misura europea Ocm vino ‘Promozione sui Mercati dei Paesi Terzi  2017-2018’. Con una interrogazione, presentata durante il question time, il consigliere ha riportato alla Giunta le forti preoccupazioni di tutte le organizzazioni della filiera vitivinicola per quello che - ha detto - rappresenta “una pesante empasse che penalizza fortemente un settore vitale della nostra economia”. L’assenza del regolamento sui bandi per partecipare al riparto dei fondi europei di fatto – ha segnalato – non permette alle aziende di pianificare con largo anticipo le azioni sui mercati internazionali. Tutto questo a fronte di altri Paesi, come la Francia e la Spagna, naturali competitor dei nostri produttori, dove i bandi sono già stati emanati e i fondi già assegnati ai progetti approvati. L’esponente del Pd ha quindi chiesto alla Giunta di fare il punto della situazione e di attivarsi affinché il provvedimento sia assunto dal Governo nel più breve tempo possibile. “Condivido pienamente le preoccupazioni” - ha risposto l’assessora all’agricoltura Simona Caselli - ricordando che la Regione Emilia-Romagna ha in più occasioni sollecitato la tempestiva adozione del decreto ministeriale riguardante la misura in questione. L’iter è stato avviato in ritardo rispetto al 2016 – ha chiarito – inoltre il provvedimento disposto dal ministro è stato criticato dalla Regione Lombardia in tutte le sedi di confronto compresa la conferenza Stato-Regioni tenutasi il 6 luglio scorso che si è quindi conclusa con una “mancata intesa”. Solo a seguito dei diversi passaggi, che hanno provocato un notevole ritardo, il ministero può ora procedere autonomamente con il decreto contenente le modalità attuative. Cui dovrà poi seguire un ulteriore decreto direttoriale, per dare concretezza al provvedimento, il quale richiederebbe anch’esso una consultazione in sede di Conferenza Stato-Regioni. "Anche nel caso i provvedimenti del Ministero venissero licenziati entro luglio – ha sottolineato Caselli – le fasi di attuazione del bando risulteranno comunque condizionate in modo negativo dai ritardi accumulati”. Per parte propria - ha assicurato l'assessora - la Regione Emilia-Romagna ha comunque iniziato a predisporre le procedure di attuazione del decreto ministeriale e lo schema di bando regionale. “Auspico che si possa finalmente arrivare all’obiettivo che i produttori attendono- ha replicato Bagnari. La vicenda dimostra che è necessario mettere da parte rivendicazioni di bandiera e essere coerenti quando si ribadisce l’importanza della celerità nell’adozione di misure utili per tutti gli operatori. Ci auguriamo dunque che nonostante il ritardo, davvero il ministero proceda celermente e, da qui in avanti, si faccia il possibile per adottare i necessari provvedimenti". Da questo punto di vista – ha concluso – mi fa piacere apprendere che l’Emilia-Romagna sia già pronta per partire con i bandi regionali e fare la propria parte.