Gestione disastrosa della Linea Bologna-Ravenna. Il Consigliere Regionale Bagnari scrive a Trenitalia.

Indirizzata a  Orazio Iacono, Amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia e Davide Diversi Direttore regionale di Trenitalia per l’Emilia-Romagna, il consigliere regionale Bagnari scrive una lettera aperta per la gestione disastrosa della linea Bologna/Ravenna.

"Gentilissimi,

chi vi scrive, al di là del ruolo di consigliere regionale ricoperto all’interno dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna, eletto nel collegio della provincia di Ravenna, e di membro della commissione mobilità e trasporti, è un normale cittadino che usa il treno quasi ogni giorno come pendolare per raggiungere la sede principale della propria attività (in questo caso Bologna) e altri luoghi sede di appuntamenti ed incontri legati al ruolo ricoperto.

Poiché abito nel territorio della Bassa Romagna (quello, cioè, cui fa riferimento l’omonima Unione dei Comuni), mi capita di avere come “base” per i miei spostamenti le stazioni di Bagnacavallo e di Lugo,  situate sulla direttrice Bologna-Ravenna, una linea molto frequentata da pendolari, lavoratori e studenti, e, purtroppo, caratterizzata da frequenti disservizi e problemi, da me, come da altri colleghi, segnalati in diverse interrogazioni ed atti rivolti alla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna.

Come segnalato anche dalla lettera dell’Assessore regionale Raffaele Donini dello scorso 13 ottobre,  la scelta (annunciata senza alcun preavviso e confronto preventivo con le Istituzioni del territorio) di ridurre drasticamente l’orario di apertura della biglietteria di Lugo  ad una sola mattina, il lunedì, dalle 6.30 alle 13.30, rappresenta una scelta negativa e controproducente non solo e non tanto per gli utenti di detta linea e per i rappresentanti del territorio, ma anche, a mio modesto avviso, per la Vostra stessa azienda.

La presenza di personale addetto all’interno della biglietteria, infatti, (come ho potuto constatare di persona) può essere di aiuto per orientare gli utenti e le persone che vorrebbero fruire dei servizi offerti da detta linea, tenendo anche conto che la stazione di Lugo non serve solamente il bacino di popolazione di questo Comune (di 32 mila abitanti) ma un’area molto più ampia che fa riferimento almeno al territorio dei 9 Comuni che compongono l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (oltre 100mila abitanti). Un tale bacino potenziale di utenza, infatti, se adeguatamente servito, può rappresentare un’ottimo “mercato” per dirottare sempre di più le persone dall’uso del mezzo privato all’uso di quello pubblico con evidenti ricadute positive per l’ambiente ma anche per le entrate della Vostra azienda.

Certo è che sommare questa scelta (che io ritengo fortemente  negativa anche perché non accompagnata da alcuna soluzione alternativa studiata e messa in atto preventivamente) ai numerosi disservizi causati quotidianamente agli utenti di questa linea, non porta certamente a migliorare il mercato di riferimento per una azienda come la Vostra.

Voglio ricordare solo gli ultimi due episodi, i più recenti, accaduti nelle ultime 24 ore: ieri, 7 novembre, il treno regionale veloce nr. 2996 con partenza da Ravenna alle ore 7.55   è stato cancellato non prima di aver annunciato un ritardo di 90 minuti (sembra) per investimento di persona, causa gravissima ma che non motiva il non dare alcuna informazione ad utenti che prevalentemente in quell’orario si recano a lavorare o a scuola, senza nemmeno informare se ci sia la possibilità di usare un mezzo alternativo come una navetta; nella stessa giornata di ieri, invece, il treno regionale 3009 da Bologna per Ravenna delle ore 16.06, dopo essere stato annunciato in ritardo di 10 minuti, poi diventati 15, alla fine è stato cancellato per un presunto “guasto del treno”, anche in questo caso non dando alcuna informazione aggiuntiva e, meno che meno, mettendo a disposizione un servizio alternativo per venire incontro alle esigenze di persone che, fino a prova contraria, hanno pagato per un servizio che non è stato loro fornito.

Ripeto: mi sono limitato a descrivere gli ultimi avvenimenti di una lunga sequenza che rende la vita dei pendolari e degli utenti una sorta di via crucis o, a seconda di come la si vuole vedere, di avventura con finale a sorpresa che, però di divertente ha veramente poco se non ritardi e disagi legati anche ai ritardi involontari sul luogo di lavoro e di studio. Un modo pratico, sicuramente, per disincentivare l’utilizzo del mezzo pubblico e del treno (quindi del mezzo a più basso impatto ambientale oggi come oggi) e per allontanare potenziali utenti di questo tipo di trasporto.

Sono convinto, tra l’altro, che un confronto serio e concreto con i rappresentanti dei cittadini possa portare a condividere informazioni e necessità e a trovare soluzioni, alternative anche a quelle tradizionali, che possono portare a vantaggi reciproci e ad un apprezzamento diffuso di una azienda come la Vostra che, fino a prova contraria, eroga un servizio di grande interesse e importanza pubblici.

Cosa che sicuramente non si è verificata finora provocando invece la reazione opposta.

Volendo confidare nella Vostra professionalità e competenza, oltre ad un riscontro alla presente, mi aspetto una Vostra disponibilità al confronto con le Istituzioni territoriali per trovare soluzioni soddisfacenti per tutti."

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