Danni da maltempo: Bagnari chiede sostegno alle imprese agricole danneggiate

Il 13 maggio nuovi e pesantissimi danni al territorio, servono misure straordinarie di contrasto e prevenzione per il dissesto idrogeologico.

Il maltempo di lunedì 13 maggio ha causato situazioni estremamente critiche in Emilia-Romagna: nel Cesenate, con l’esondazione del Savio, è stato chiuso in via precauzionale il ponte ferroviario che ha causato l’interruzione dei treni tra Faenza e Cesena per quasi dodici ore, in provincia di Ravenna si sono registrati livelli di piena record, con il rischio di esondazioni che, per fortuna, non si sono verificate.

Le conseguenze più pesanti si sono registrate sulle coltivazioni, con effetti disastrosi anche sul piano economico. Il Presidente Bonaccini  ha prontamente e giustamente chiesto lo stato di emergenza nazionale per far fronte ai danni ingenti provocati dal maltempo e ha previsto la possibilità di stanziare anche fondi regionali.

Con un’interrogazione depositata oggi  chiedo se vi sia già una prima stima dei danni sul settore agricolo e se sia possibile, e in che modo, coinvolgere il governo nazionale per dare strumenti e incentivi a sostegno delle imprese del settore agricolo, ancora una volta duramente colpite nella loro attività.

Da ultimo, non posso che sottolineare l’urgenza e l’assoluta necessità di realizzare e completare opere di contrasto e prevenzione nei confronti del dissesto idrogeologico. È una questione di sicurezza per le popolazioni ma anche di salvaguardia ambientale e di tutela economica. Una concreta priorità che va affrontata soprattutto sul piano nazionale.