DIRETTIVA BOLKESTEIN E CONCESSIONI DEMANIALI: BAGNARI CHIEDE ALLA GIUNTA REGIONALE UN INTERVENTO LEGISLATIVO

Bagnari (PD): “Dobbiamo tutelare imprese e lavoratori. Se lo Stato non emana in tempi rapidi una legge delega, ci pensi la Regione”.

“La cosiddetta direttiva Bolkestein sulla circolazione e liberalizzazione dei servizi all’interno dell’UE - spiega il Consigliere regionale Mirco Bagnari – è stata emanata nel 2006. Più di 10 anni dopo ci troviamo ancora in una situazione di profonda incertezza su più fronti, tra cui quello delle concessioni demaniali in ambito marittimo.”
Nell’attesa della riforma della materia, necessaria per dare attuazione ai principi comunitari, le concessioni esistenti sono state più volte prorogate ma nel frattempo, la Corte di Giustizia Europea nello scorso luglio ha definito la questione esprimendo  il principio secondo il quale le concessioni demaniali marittime non possono essere automaticamente rinnovate;  allo stesso tempo, però, la sentenza riconosce la legittimità di eventuali deroghe, giustificata da motivi imperativi di interesse generale, quali, per esempio, la necessità di rispettare il principio della certezza del diritto e, in buona sostanza, il legittimo affidamento del concessionario uscente. Insomma una situazione complessa e contraddittoria.

“Con il cosiddetto provvedimento salva-spiagge lo scorso agosto si è riusciti ad individuare una norma – ponte, valevole quale disposizione transitoria, approvata allo scopo di tutelare il legittimo affidamento degli attuali titolari delle concessioni demaniali, ma rimane la necessità di sottoporre la materia oggetto delle concessioni demaniali marittime ad un profondo riordino.”

“Con la risoluzione del gruppo PD di cui sono primo firmatario – commenta Bagnari – chiediamo alla Giunta regionale di intervenire rapidamente presso il Governo, perché sia emanata una legge delega. Se questo non avvenisse in tempi molto rapidi, la Regione deve attivarsi con un proprio intervento legislativo per garantire sia l’adeguata applicazione dei principi comunitari sia, soprattutto, la tutela delle tante attività imprenditoriali, delle professionalità e degli investimenti realizzati sulla nostra costa”.